Sono nata in aprile, il mese più crudele secondo T. S. Eliot, il più dolce per Geoffrey Chauser, e sin da piccola ho avuto una particolare fascinazione per la magia. I miei genitori erano del Cilento e mio nonno paterno sapeva togliere il malocchio. Anche per questo, forse, subito dopo la mia prima laurea ho perfezionato gli studi di antropologia culturale svolgendo una ricerca sul campo in Messico e precisamente nel Chiapas, dove ho conosciuto molti curanderos che mi hanno deliziato, e talvolta terrorizzato, con i loro racconti sulla magia bianca e nera. In seguito ho approfondito lo studio delle lingue ispanoamericane e sono ritornata nuovamente in Messico con il “Progetto Penelope, la Donna e il Mito nella Scrittura Ispano-Americana”. Da quel momento ho iniziato a tessere anche io insieme a Penelope sul telaio della poesia, del racconto e del romanzo, della prosa poetica e del teatro.

Amo scegliere le parole, tradurle in emozioni, e come traghettatrice di parole sono stata invitata a parlare di trame, orditi e traduzione, nelle università di: New York, Salonicco, Siviglia, Granada e Porto Rico; nella Escuela Oficial de Idiomas di Cadice, nel Catie’s campus di Turrialba, Costarica e nei laboratori di scrittura creativa della Mid Manhattan Public Library of New York e della Casa delle Donne di Trieste.

Scrivo romanzi, racconti, “poemie”, e ho vinto con le mie creazioni anche qualche premio: sono particolarmente affezionata al primo premio di poesia: “Ipazia” 2011 e al primo premio di narrativa “Mimosa” 2015. Nel 2018, da una mia costola, è nata Ottawa G. che da personaggia è diventata mia amica nemica, figlia, sorella, antagonista, insomma una donna intra e indi/pendente. Se avete voglia di conoscere meglio sia me che Ottawa G., insieme alle “nostre” creazioni, come, per esempio Notturni à la carte (n.e. 2020); J’ai fatigué la salade. La vita è come un’insalata (2019); Kika. La tombola della regina (2020); Eros in soffitta e altri ibridi (2018); L’altra Penelope. Tessere il mito (n.e. 2020); Beatrice e lei (2021), vi invito a continuare a navigare in questo sito e anche in www.madamesalade.wordpress.com

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